MISSION: facilitare o amplificare la capacità dell’azienda nel proporre Leadership nel cambiamento, Critical Thinking, Entrepreneurship, Complex Problem Solving,
aumentando la contribuzione di ogni individuo coinvolto in tale processo.

Progetto - YOU Foundation Nepal

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Nell’ultimo post di questo Blog (Il Nascondino delle parole) avevo promesso che d’ora in poi avrei continuato a proporre provocatoriamente la centralità dell’Altro da sé unendo fatti alle parole.

Oggi, sono felice di presentare un progetto della YOU Foundation che è prossimo ad entrare nel vivo.

La YOU Foundation nasce nel 2018 con l’obiettivo di applicare il principio della centralità del prossimo (YOU) come strategia per raggiungere la propria soddisfazione, oltre a quella delle persone vicine e della collettività, nell’ambito di iniziative educative, imprenditoriali, o di carattere sociale (https://you-foundation.org). Tra queste, YOU Foundation Global Health collega esperienze personali nella cura di malati in paesi a basso-medio reddito (Low-Middle Income Countries, LMIC) a quelle di sviluppo di progetti finanziari a impatto sociale, con lo scopo di aggregare soggetti diversi attorno a una strategia che porti beneficio a tutti.

Il Progetto in Nepal: Il Nepal è un paese dell’Asia con circa 30 milioni di abitanti dove il reddito medio pro-capite è di circa $1500 all’anno. Le spese sanitarie sono in larghissima maggioranza a carico dei malati e delle loro famiglie e le struttura sanitarie molto carenti, soprattutto al di fuori della capitale. In particolare, per quanto concerne l’Ematologia, l’unico centro di cura avanzato è l’ospedale governativo “Civil Service Hospital” di Katmandu in cui si trattano circa 400 pazienti all’anno con patologie ematologiche gravi. Il costo delle cure per un malato affetto da leucemia acuta o altri gravi tumori del sangue che richiedono chemioterapie è di circa $10.000. In questo contesto, una parte dei malati decide di non curarsi perché non vuole compromettere la sostenibilità della famiglia o perché proprio non vi è alcuna possibilità di far fronte alle spese necessarie. Per molte famiglie che, invece, affrontano i costi, la prassi comune è quella di svendere le proprietà immobiliari o produttive necessarie al sostentamento familiare e i pochi beni personali, o di indebitarsi a tassi di interesse al 20% e oltre. La cosiddetta “tossicità finanziaria” che impedisce al malato di essere curato porta purtroppo di frequente all’esito di soccombere alla malattia oppure, per la famiglia, di arrivare alla bancarotta.

Il Progetto YOU Foundation Nepal unisce la YOU Foundation con la famiglia del malato, il Civil Service Hospital di Katmandu e la Laxmi Bank di Katmandu, per costruire un meccanismo socio-economico sostenibile. Il Progetto si propone di includere inizialmente fino a 20 malati.

Vediamo come è articolato il progetto.

Contesto odierno: a fronte dei $10,000 necessari per le cure oncologiche, fino a $2,000 vengono normalmente messi a disposizione dalle famiglie dei malati e l’ospedale attiva la copertura di Stato pari a $1.000 per malato di cancro. Dunque, il ‘buco’ economico da colmare è di circa $7,000, da cui discende il bivio: rinuncia alla cura o svendita di tutto l’esiguo patrimonio e ricorso al prestito usuraio.

Finalità del progetto: attivare un sistema virtuoso per cui anche i pazienti oncologici più poveri possano avere accesso al credito in modo equo e trovare la strada non solo per ripagare il debito ma anche per migliorare le condizioni di vita in futuro.

Attività della YOU Foundation: Sino ad oggi, la YOU Foundation si è attivata per convincere una banca locale a prestare danaro ai pazienti oncologici che, tecnicamente parlando, non hanno alcun merito di credito: a dicembre 2020, YOU Foundation e Laxmi Bank hanno siglato un Memorandum of Understanding che sancisce i termini generali dei futuri finanziamenti, compresi sia i tassi d’interesse sia – aspetto più complicato – i cespiti suscettibili di essere accettati in garanzia e i rispettivi loan-to-value (la proporzione tra valore del cespite e ammontare del prestito erogabile). Inoltre, durante questa fase preparatoria, la YOU Foundation ha attivato contatti e negoziazioni preliminari con alcune Vocational School nepalesi, ossia istituti di formazione professionale i cui studenti riescono poi ad ottenere lavori remunerati come operai specializzati con stipendi circa doppi rispetto ai redditi medi annuali del paese. Ciò non solo consentirebbe di far fronte alle spese sanitarie straordinarie ma di proiettare il tenore di vita familiare in condizioni di maggior dignità!

In futuro, i pazienti con diagnosi di leucemia o altre gravi neoplasie ematologiche diagnosticate al Civil Service Hospital potranno chiedere alla YOU Foundation un “grant”, se dimostrano limitate risorse finanziarie (.. per molti, ahimé, non è difficile..), per coprire il ‘buco’ di circa $7,000 necessari per la cura. Grazie all’accordo con Laxmi Bank, il paziente, assistito dalla YOU Foundation, potrà finanziare metà della spesa totale (circa $5.000) attraverso un mutuo a tasso agevolato. La YOU Foundation, inoltre, devolverà a ciascun malato $2,500, di cui $2,000 per le cure e $500 per la frequentazione del malato o di un suo familiare di una Vocational School. Infine, la struttura del prestito è stata negoziata in modo tale che il tasso d’interesse passivo per il paziente si aggiri intorno al 6.5-7.0% rispetto ad un prime rate del 10.5% e un tasso ordinario del 12.5%, con ciò assestando l’onere finanziario annuo a carico delle famiglie in un ordine di grandezza molto spesso facilmente sostenibile.

La prospettiva: il Progetto YOU Foundation Nepal dovrà dimostrare la fattibilità dell’iniziativa in Nepal e permetterà di avere un feedback dai malati e dalle loro famiglie.

Lo sperato successo del Progetto consentirà alla YOU Foundation di:

a) raccogliere fondi per espandere l’aiuto a molti più malati in Nepal,

b) coinvolgere imprenditori nepalesi interessati a migliorare il proprio paese,

c) coinvolgere sponsor e istituti finanziari internazionali,

d) replicare un modello simile in altri paesi.

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Medicina, Finanza ed Istruzione collegati insieme al servizio delle persone meno fortunate.

E non una semplice (pur meritevole) donazione di danaro ma l’avvio di un potenziale circolo virtuoso a beneficio della crescita di un paese. Eh sì, perché migliorare la copertura sanitaria e contestualmente sollecitare l’incremento di scolarizzazione (o comunque di conoscenza), se applicati in larga scala, sono due componenti fondamentali per proiettare il Benessere, non solo economico, di tutto il paese.

A prestare attenzione, l’eventuale successo del progetto YOU Foundation Nepal dimostrerebbe ancora una volta che ponendo l’interesse individuale nel più ampio contesto in cui il singolo opera si può generare beneficio per tutti e tracciare una strada che conduca nel tempo a benefici ulteriori. Nel nostro caso, la banca aumenterebbe subito ricavi che altrimenti non avrebbe e acquisirebbe visibilità, dunque nuovi potenziali clienti, anche al di fuori dall’ambito sanitario; l’ospedale incrementerebbe il proprio bagaglio di esperienza e di attrattività per medici di qualità; il paziente e la sua famiglia beneficerebbero non solo della cura medica ma anche di un’assistenza protesa ad una vita più dignitosa; la Vocational School avrebbe maggiori risorse e amplierebbe la possibilità di meglio servire la domanda di lavoro qualificato nel paese; il mondo delle imprese vedrebbe uno sbocco diverso e più efficace (..oltre che efficiente..) per l’impiego di capitale al servizio del welfare dei propri dipendenti; il governo potrebbe facilitare questo schema quale strumento per rispondere alla sempre maggior richiesta di politiche di welfare ad un costo inferiore.

L’intento della YOU Foundation è paragonabile alla funzione delle chiavi per un’autovettura: accendere una macchina che già esiste ma dove le singole componenti non riescono a ben dialogare le une con le altre fino a che il motore non le mette in collegamento. La speranza, naturalmente, è che veri protagonisti del sistema paese in Nepal (imprenditori, banche, governo, scuole..) comprendano l’importanza di divenire esse stesse la chiave della crescita futura.

Simone Rondelli

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Storia di un insuccesso

Il "Nascondino" delle parole